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Università e ricerca

Laurea in Filosofia con una tesi su 'La famiglia italiana durante il Fascismo', tentativo di verifica delle ipotesi di Wilhelm Reich (Massenpsychologie des Faschismus) e della Scuola di Francoforte sulla famiglia patriarcale come strumento di consenso 'spontaneo' al potere autoritario e al Capo. Poi gli USA, con un anno a Chapel Hill (North Carolina) e un PhD in Sociologia &Psicologia sociale. Al ritorno in Italia, la solita trafila: Borsa del CNR, Assegnista, Contrattista e così via fino all'incarico di Psicologia sociale, poi docenza, fino ad oggi. Università di Roma LA SAPIENZA, anche Middlebury College, Harvard University, la Sorbonne e altro ancora.

Primo saggio su 'La donna come casta o come classe'. ^Durante il servizio militare di leva, assiste a due tentativi di suicidio e vive la demenza dell'istituzione militare. Da qui, per alcuni anni, una serie di saggi di sociologia militare sul suicidio in caserma, sullla caserma come istituzione totale, e la prima indagine sociologica clandestina sulle trasformazioni delle Forze armate italiane e sui conflitti tra segmenti della casta militare durante la modernizzazione. Punto d'arrivo, il primo volume italiano di sociologia militare. Successivamente tutto il resto, ma sempre sotto il segno crescente delle strategie con le quali il sociale si appropria delle menti, delle strutture cognitive, delle dinamiche emotive  e dei corpi. Le storie di vita come contrazione di un ordine sociale in una vita individuale o familiare. Le metodologie qualitative, sostenute da strumenti narratologici e dall'uso di analisi semantiche computerizzate per le strutture narrative e argomentative di testi 'spontanei' o scientifici. L'interesse costante per la socializzazione primaria rafforzato dal contemporaneo training psicoanalitico. Il collegato interesse per il corpo come fatto e costruzione sociale, totalmente assente nella sociologia italiana e presente in qualche gruppetto marginale della sociologia internazionale. Conseguenza: il recupero, con l'antropologa Cristina Cenci, di una bellissima rivista degli anni 60, IL CORPO, e il suo rilancio in due nuove serie con il corpo come tema e metafora transdisciplinare (www.ilcorpo.it). Altra conseguenza: il primo saggio italiano di sociologia del corpo, nel 1994.

Il coinvolgimento nel gruppo Laboratorio di Storia del Castello di Gargonza, coordinato con passione da Sergio Bertelli, accentuò la vocazione interdisciplinare. Nel Laboratorio convivevano non sempre pacificamente storici, antropologi, semiologi, studiosi delle religioni, letterati, sociologi. In quel contesto l'interesse per il corpo politico lo portò di nuovo ai 'due corpi de Re', al corpo politico per eccellenza, quello del leader politico e del capo carismatico: Mussolini, Jim Jones, Berlusconi, Di Pietro, Bettino Craxi. Intanto l'incontro con il suicidio collettivo della Chiesa del People's Temple in Guyana gli permise di ottenere un documento allora secretato dall'FBI: il nastro con la registrazione del suicidio in corso. Da qui una serie di articoli sulla logica di questa folie à plusieurs, con approccio sociologico, psicologico-sociale e psicopatologico, e il saggio a cui tiene di più e che condensa quel periodo: Il carisma malato.

Ultime nel tempo, ma in realtà centrali da sempre e vero e proprio inconscio sociale, le rappresentazioni sociali e le complesse procedure, metodologie e strumenti concettuali necessari per identificarle, descriverle e analizzarle. Un punto d'arrivo che era stato anche punto di partenza, sintesi di varie identità scientifiche.


Psicoanalista, Società Psicoanalitica Italiana

Una intensa passione già dal liceo, stimolata dall'amicizia di famiglia con quel singolare psicoanalista che era Emilio Servadio. L'analisi cosiddetta 'didattica' con Anna Maria Muratori, a Campo de' Fiori. Un'esperienza bella con una analista intuitiva, anzi abduttiva, e con una forte sensibilità epistemologica. Insieme al marito Carlo Traversa, Anna Maria coordinava Methodos, un gruppo di lavoro teorico con alcune delle persone più interessanti della psicoanalisi romana. Ma anche un'esperienza ambigua. Nella seconda seduta mi disse che sicuramente avevo già sentito le voci su alcune presunte infrazioni del marito alla deontologia e al setting con alcune candidate sue pazienti. Non ne sapevo nulla, e non frequentavo psicoanalisti. Visibilmente rassicurata, commentò: chi propaga queste voci non ha capito nulla della immane potenza del transfert.

Intanto però sperimentavo anche la dimensione incestuosa e fusionale più o meno consapevole che fa parte di ogni radicale formazione psicoanalitica, e di ogni rapporto profondo maestro-allievo. La stanza-studio della Muratori confinava con la stanza-studio del marito. Le (non)separava solo una leggera porta di legno. Il brusio delle voci e le parole di altre sedute arrivavano nella stanza, e reciprocamente dalla stanza andavano verso l'altra. Sensazione di un 'noi' più che di una relazione analitica a due, con confini solo diafani per il Sé.

Intanto i seminari, le supervisioni con Adamo Vergine e Arnaldo Novelletto.

L'analisi terminò, ma uno scontro duro ai vertici della Società Psicoanalitica Italiana portò allo scoperto il caso Traversa. Il marito della Muratori, e lei immagino per contiguità, vennero espulsi. A quel punto la mia analisi diventò retrospettivamente impura, e bisognosa di espiazione purificante. Seconda tranche di analisi con Luciano Leppo, del tutto inutile. Alla fine l'associatura, e la mia decisione che quello era il mio punto d'arrivo finale nella SPI. Avevo visto abbastanza.

In parallelo un'altra identità. L'anima sociologica si traduce in una analisi di gruppo con un personaggio dolente e tortuoso, la prima vittima feroce di sé stesso, Fabrizio Napolitani, finto medico ma analista profondo, foulkesiano per poter opporre qualcuno al fantasma di Freud. Poi la formazione, il rapporto con alcuni dei protagonisti del lavoro psicoanalitico sui gruppi nell'Italia e nell'Europa di quel periodo (Leonardo Ancona e il Policlinico Gemelli, Diego Napolitani, Malcom Pines, Francesco Corrao e il Pollaiolo, Sergio De Risio), la cura redazionale della Rivista Italiana di Gruppoanalisi, la SGAI. Poi ancora, il Tavistock a Londra, gli articoli sul setting come dispositivo microsociale, e l'uso di tutto ciò per esplorare sette e culti, suicidi di gruppo e folies à plusieurs, la costruzione dei capi carismatici e le funzioni decisive dei loro corpi.

Poco dopo, un'altra esperienza collegata: le metodologie terapeutiche di gruppo applicate alla analisi dei gruppi transculturali, e ai fenomeni transculturali in genere, con la AEATG (Association Européenne d'Analyse Transculturelle des Groupes), Jean Claude Rouchy, Didier Anzieu, Jaak LeRoy e alcuni memorabili workshop di lavoro sulle matrici culturali profonde della psiche, le analisi della madre lingua come lingua del(corpo)la madre, la rivista Connexions.

Su tutto questo l'interconnessione tra individuale e sociale come onda di fondo, e la fiducia crescente nella potenza analitica e terapeutica del sociale.

 


Eikon Strategic Consulting e la consulenza

La terza identità.

Nel 1994 i casi della vita portano a Ivrea da Omnitel Pronto Italia, e dal suo Amministratore delegato Francesco Caio. Nel rapporto sempre più diretto e fiduciario con Caio scopro una vocazione ovvia: la capacità di identificare, costruire e gestire l'identità strategica (un mio concetto a cui tengo molto) di una organizzazione complessa, in questo caso un'azienda telefonica allo stato nascente. Il rapporto con Omnitel poi Vodafone durerà per anni, fino ad oggi.

Intanto conosco tramite una ex-compagna di scuola, Samaritana Rattazzi, ESL&Network, una società francese di public affairs e di intelligence economica presente in molti paesi. Nasce ESL&Network Italia, si allontana via via dal lobbying e prende la strada del misurare con metodologie innovative la comunicazione e l'immagine di grandi aziende, strumento fondamentale anche per la loro identità strategica.

Da Omnitel in poi un  numero crescente di grandi clienti: Cisco, BNL, Telecom Italia, Aerospatiale,Gaz de France, EDF, Crédit Agricole, Bain Italia. Nel 1998 l'incontro con Corrado Passera, in una collaborazione stretta che proseguirà per 15 anni, su Poste Italiane, poi Intesa  e Intesa Sanpaolo. ESL&Network Italia finisce, nasce Eikon Spa, poi Eikon Strategic Consulting. Gli strumenti e le metodologie si raffinano, aumenta l'originalità interdisciplinare con l'innesto dell'osservazione antropologica e di concetti e procedure derivati dalla psicoanalisi, dalla psicologia sociale,del discorso e delle narrazioni dalla semiologica e dall'analisi  L'identità strategica rimane centrale ma si diversifica in molte direzioni complementari.

Qualche tentativo di alleanze con altre società: uno con Bain fallito dopo pochi mesi, un altro fecondo con Etnolab, una esperienza estera anglosassone interrotta troppo lentamente.

Ora, 25 anni dopo, Eikon Strategic Consulting ha il profilo di una academic company ancorata alla ricerca applicata e alla continua innovazione dei metodi, con una reputazione di boutique di eccellenza e grandi clienti in tutte le aree chiave dell'economia italiana.  I siti: www.eikonsc.com, www.misurarelacomunicazione.com


Contatti

Via Cornelio Celso 22
00161 Roma
tel 06 44202251





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